I COLORI DEL SILENZIO

Vi scrivo dal mio studio, a Roma, questo luogo che, per me, è sia rifugio che campo di battaglia, dove il silenzio è rotto solo dal fruscio del pennello e delle spatole sulla tela e dal battito del mio cuore.

Beh, sì… poi ci sarebbero i miei pensieri, quelli che ronzano nella mia mente, ma è difficile descriverne suoni e rumori.

Molti di voi conoscono le mie opere, quel “caos calcolato” che ho battezzato “Pop Art Astratta”, in cui i colori esplodono in una danza quasi tridimensionale di filamenti che il Dott. Pasquale Di Matteo ha paragonato a filamenti di DNA.

E forse, guardando quelle tele, vi immaginate un artista perennemente in preda a una tempesta emotiva.

La verità, come spesso accade, ha più sfumature.

Chi mi incontra di persona nota una calma che, mi dicono, quasi stona con l’energia dei miei quadri.

Non sono un genio maledetto che lancia colore in preda a chissà quale tormento, Perciò, se avete quest’immagine di me, di un Jim Morrison della pittura, mi spiace deludervi, ma sono un uomo che ha trovato nell’arte il linguaggio per dire ciò che a parole non riesce, per dare una forma visibile a quell’universo di emozioni che tutti noi ci portiamo dentro.

Il mio percorso è iniziato tanto tempo fa, in Honduras, con lo studio rigoroso del figurativo.

Ma sentivo un’urgenza, una spinta ad andare oltre ciò che vedevo con gli occhi, per toccare l’essenza, così mi sono avventurato nell’astrattismo, un viaggio che, strato dopo strato, velatura dopo velatura, mi ha permesso di trovare una sintesi, una voce che sentissi veramente mia.

Voce a cui ho dato il nome di Pop Art Astratta.

Oggi vi scrivo perché mi trovo a una nuova, entusiasmante svolta di questo cammino.

Come un serpente che cambia pelle, anche il mio sito personale si sta trasformando. Avrete notato dei cambiamenti sul mio sito web, ed è solo l’inizio. È un lavoro in corso, un cantiere aperto che si prepara ad accogliere il futuro.

Un futuro che ha una data precisa: 2026.

In questi mesi, infatti, ho fatto una scelta tanto semplice quanto, nel mondo frenetico di oggi, rivoluzionaria: mi sono preso del tempo.

Lontano dai riflettori, lontano dall’ansia di dover apparire a tutti i costi, mi sono immerso nel silenzio del mio studio per dare vita a quella che sento sarà la collezione più importante della mia vita.

È un progetto segreto, a cui sto dedicando ogni mia energia fisica e mentale. Un progetto di cui potete trovare un’anticipazione in questa intervista, rilasciata al Dott. Pasquale Di Matteo.

Non aspettatevi ulteriori anticipazioni o piccole anteprime per nutrire la curiosità. Ho scelto di non svelare nulla, se non un pezzo alla volta, perché credo che l’arte, quella vera, meriti rispetto e il giusto tempo per nascere e per essere compresa.

Sarà una mostra che vi presenterò solo quando sarà il tempo giusto.

Sarà ancora un’indagine dell’animo umano, un pugno nello stomaco avvolto nella seta, come qualcuno ha scritto.

Sarà un invito a fermarsi, a guardare oltre la superficie e a trovare in quel caos di colori un frammento della vostra stessa storia.

La rivoluzione che sto preparando è silenziosa, ma spero che la sua eco, nel 2026, risuonerà forte.

Per ora, vi invito a seguirmi in questo percorso di rinnovamento.

Il mio sito si sta preparando per accogliere il nuovo capitolo. E io, nel mio studio, o in giro per l’Italia, per assistere a mostre ed eventi, continuo a dialogare con la tela, per dare forma a un’emozione che non vedo l’ora di condividere con tutti voi.

Con gratitudine e trepidazione,

Marcos A. Gutiérrez

Pubblicato da Dott. Pasquale Di Matteo, Analista di Geopolitica | Critico d'arte internazionale | Vicedirettore di Tamago-Zine

Professionista multidisciplinare con background in critica d’arte, e comunicazione interculturale, geopolitica e relazioni internazionali, organizzazione e gestione di team multiculturali. Giornalista freelance, scrittore, esperto di Politiche Internazionali ed Economia, Comunicazione e Critica d’arte. Laureato in Scienze della Comunicazione, con un Master in Politiche internazionali ed Economia, rappresenta in Italia la società culturale giapponese Reijinsha.Co.

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